L'educazione ambientale nella scuola bresciana

"Ambiente e dignità dell’uomo"


IUniScuoLa Brescia: Ecco la presentazione degli atti del convegno provinciale: 23 aprile


Nella sede dell’Ufficio Scolastico Provinciale, in via Sant’Antonio 14 a Brescia, venerdì 23 aprile, alle ore 10.30, sarà presentato il libro degli atti del convegno provinciale di educazione ambientale realizzato nella stessa città nell'ottobre del 2009. Settimo nella produzione del suo genere editoriale, il libro è un ventaglio aperto sulle esperienze maturate a scuola secondo un itinerario didattico ispirato ad una consapevolezza sull'importanza primaria di ciò che è racchiuso in natura.

La natura sta all’ecologia, come l’educazione ambientale sta alla scuola. E’ il caso del tredicesimo convegno scolastico bresciano dedicato all’educazione ambientale che, nei suoi diversi documenti, corposi e dettagliati, si trova espresso in un’apposita pubblicazione dall’accattivante veste tipografica editata recentemente dalla Compagnia della Stampa di Roccafranca.

Tanto per la poliedricità del tema, quanto anche per l’acceso vermiglio rubicondo della sua copertina, realizzata a sfondo della significativa opera dal titolo "Uomo e presenze ambientali" dell’artista ghedese Pierangelo Arbosti che ne cattura il primo colpo d’occhio, il libro è raccolta sistematica di quanto la scuola bresciana ha interpretato in occasione del convegno, organizzato alla bisogna, nell’Istituto Tecnico "Tartaglia" di Brescia, solo qualche mese fa.

Girato l’angolo di un paio di stagioni, il libro di centottanta pagine racchiude in ordinata memoria tutto ciò che è stato protagonista di quell’appuntamento dedicato all’ambiente sotto l’egida della scuola, sia attraverso le parole e l’impegno dei rappresentanti dell’istituzione scolastica, sia per il tramite degli insegnanti e degli alunni stessi.

"Pur nella diversità delle interpretazioni, tutti convergono nel ritenere oggi che l’educazione sia il perno fondamentale per costruire un futuro sostenibile, in cui ciascuno abbia l’opportunità di soddisfare i propri bisogni senza compromettere l’analogo diritto delle generazioni future", afferma il prof. Giuseppe Colosio, direttore regionale dell’Ufficio Scolastico Regionale per la Lombardia, mentre la prof.ssa Maria Rosa Raimondi commenta l’iniziativa al vertice del proprio autorevole ruolo di dirigente dell’Ufficio Scolastico Provinciale del capoluogo bresciano: "Il tema scelto quest’anno – Ambiente e dignità dell’uomo – ha il pregio di affrontare una riflessione che supera gli approcci di maniera ripetuti da certo ecologismo di moda, uscendo da stereotipi superficiali per affrontare un nodo cruciale e ineludibile della problematica, il rapporto di interdipendenza tra ambiente e vita dell’uomo, con attenzione specifica ai temi etici".

Dalla Regione alla Provincia stessa, dove si sono concretamente imbastiti i vari lavori nell’ambito delle tematiche ambientali, le parole del prof. Giovanni Quaresmini, da molti anni referente per l’educazione ambientale per le scuole bresciane, sintetizzano il profilo della proposta educativa che anche lo scorso anno è giunta a proficua maturazione fino a puntualmente tradursi in un libro di raccolta degli atti, sulla scorta ormai di una riuscita tradizione pluriannuale: "La scuola con la progettazione e l’attuazione di processi educativi rivolti alle nuove generazioni è chiamata a dare il suo contributo determinante in questa direzione nel nesso inscindibile tra educazione e ambiente, o meglio, tra tutela e valorizzazione dell’uomo e tutela e valorizzazione dell’ambiente".

Dell’obbligo, ma anche dei corsi differenziati, offerti dalla proposta formativa degli istituti superiori, la scuola ha saputo fare della sensibilità verso l’ambiente un lungo filo conduttore in grado di interagire con varie realtà ed espressioni nella sintesi di una vasta giornata di confronto, proponendosi come "comunità con al centro la persona" e non come semplice “amministrazione” o come "azienda" di gestione istituzionale.

Il libro dal titolo "Ambiente e dignità dell’uomo" documenta, nei termini dell’educazione ambientale vissuta nella scuola bresciana, un’esperienza eclettica di ricerca e di analisi nell’esplorazione proiettata all’incontro specifico con un tema centrale a tanti sforzi didattici, alla quale ha aderito anche l’Alta Scuola per l’Ambiente per lo sviluppo umano integrale (ASA) dell’Università Cattolica Sacro Cuore di Brescia, rappresentata dal suo direttore nella persona del prof. Pierluigi Malavasi e l’Associazione delle Scuole Autonome Bresciane (ASAB) che ha nel prof. Piero Maffeis, dirigente scolastico dell’IIS "Vincenzo Dandolo" di Bargnano di Corzano (Brescia), il proprio presidente.

Sullo sfondo della "gestione della cosa pubblica", l’assessore provinciale alla Pubblica Istruzione, Aristide Peli spiega che: "Famiglie e scuola, luoghi educativi per eccellenza, sono spazi fisici di relazioni umane dove poter apprendere e verificare l’ipotesi di vita. Ai docenti è affidato il compito di sviluppare la coscienza ambientale oggi indispensabile per la qualità della nostra vita", mentre secondo l’avv. Paola Vilardi, assessore all’Urbanistica e all’Ambiente del Comune di Brescia: "L’educazione all’ambiente e alla sostenibilità è uno strumento pensato per facilitare il cambiamento attraverso la conoscenza, la consapevolezza, la capacità di azione responsabile e il coinvolgimento attivo delle giovani generazioni e della cittadinanza adulta. Uno strumento quanto mai prezioso proprio ora che il cambiamento degli stili di vita diviene una necessità se vogliamo garantire un futuro al nostro pianeta e alle generazioni future".

La giornata del 22 ottobre del 2009 che ha fatto crescere a tredici il numero delle edizioni del convegno dedicato all’ambiente, nell’ambito della cultura scolastica bresciana, si era articolata in relazioni d’aula al mattino ed in work shop al pomeriggio per un giorno di scuola alternativo al consueto periodare quotidiano nelle rispettive aule per potersi mettere in gioco invece in esposizioni ed in contributi realizzati nel tempo laborioso dell’assidua preparazione finalizzata al risultato di un proprio spessore. Si tratta di risultati corrisposti al più largo insieme di esperienze evocate e coinvolte in lavori comuni, per quanto diversificati in diverse ispirazioni d’azione e di ricerca, dopo aver accolto la stimolante sfida di riuscire a proporre qualcosa per la cura e la tutela di genere nella riflessione sull’importanza dell’ambiente.

Tanto hanno fatto le famiglie scolastiche gravitanti in varie aree della provincia bresciana che scorrono nella geografia la vocazione formativa della propria peculiare specificità nelle loro sedi a Bedizzole, a Bargnano di Corzano, a Trenzano, al bacino del Garda, alla Vallecamonica, alla Valtrompia, a Monticelli Brusati, a Rudiano, a Sale Marasino, a Monte Isola, a Bagnolo Mella, a Bovezzo, a Collebeato, fino a rappresentare un’invitante opportunità di sinergia, sui condivisi intenti di valutazione del patrimonio applicato all’ecologia, anche per le aziende A2A, Cogeme e Farco Group che pure hanno concorso al buon livello complessivo dell’iniziativa elevandola nel contempo a contesti extrascolastici di economia, gestione di servizi, e sostenibilità di sviluppo.

fonte Popolis

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