“Io riapro sicuro”: 18 milioni per imprese, bar e ristoranti
Il provvedimento di Regione Lombardia andrà a beneficiare le micro e piccole imprese lombarde provate dalla chiusura forzata a causa dell'emergenza sanitaria.
Si chiama “Safe-Working – Io Riapro Sicuro” il nuovo
pacchetto di aiuti per le micro e piccole imprese lombarde che ammonta a 18
milioni e 680 mila euro (di cui 15.200.000 di Regione Lombardia e 3.480.000
delle Camere di Commercio Lombarde) approvato oggi dalla Giunta di Regione
Lombardia su proposta dell’assessore allo Sviluppo Economico, Alessandro
Mattinzoli, con il concerto degli assessori Martina Cambiaghi
(Sport e Giovani) e Melania Rizzoli (Istruzione, Formazione Professionale e
Lavoro).
Chi può beneficiarne?
“L’intervento e’ finalizzato a sostenere gli esercizi
commerciali e le micro e piccole imprese lombarde che sono state oggetto di
chiusura obbligatoria in conseguenza all’emergenza epidemiologica Covid-19, per
aiutarle a riaprire adottando le misure adeguate durante la ‘Fase 2’ e ottenere
giusti livelli di sicurezza sia per l’impresa stessa con i suoi dipendenti sia
per i clienti sia infine per i fornitori”, ha spiegato il presidente Attilio
Fontana.
Il provvedimento riguarda i
settori del commercio al dettaglio, dei pubblici esercizi (bar e ristoranti),
dell’artigianato, del manifatturiero, dell’edilizia, dei servizi e
dell’istruzione, provati dall’emergenza sanitaria. Sono escluse le aziende
che hanno proseguito l’attività e quelle che hanno deciso di introdurre il
lavoro agile per tutti i dipendenti.
L’entità dell’agevolazione
L’aiuto consiste nella concessione di un contributo a fondo perduto
fino al 60% delle spese ammesse per le piccole imprese e fino al 70% delle
spese per le micro imprese. Il contributo e’ concesso nel limite massimo di
25.000 euro. L’investimento minimo richiesto e’ pari a 2.000 euro.
Sono ammesse al contributo le spese per gli interventi che
riguardano la messa in sicurezza sanitaria come per esempio: macchinari e
attrezzature per la sanificazione e disinfezione degli ambienti aziendali;
apparecchi di purificazione dell’aria, anche portatili; interventi strutturali
per il distanziamento sociale all’interno dei locali; strutture temporanee e
arredi finalizzati al distanziamento sociale all’interno e all’esterno dei
locali d’esercizio (parafiato, separè, dehors); termoscanner; strumenti e
attrezzature di igienizzazione per i clienti; dispositivi di protezione
individuale come mascherine, guanti, occhiali; spese di formazione sulla
sicurezza sanitaria, etc.
“Sostenere il settore produttivo”
“Per le micro, piccole e medie imprese e’ un momento
drammatico – ha spiegato l’assessore Alessandro Mattinzoli -Per questo e’
doveroso sostenere tutto il tessuto produttivo, percheè questa emergenza
sanitaria sta diventando anche e sempre più economica. C’e’ quindi tutto il
nostro impegno per aiutare le aziende, gli esercizi, le botteghe a essere nelle
condizioni di riaprire rispettando le necessarie misure di prevenzione
sanitaria. Tutto questo e’ frutto di una fattiva collaborazione anche con il
presidente di Unioncamere Lombardia Gian Domenico Auricchio”.
Un aiuto concreto
“Un aiuto concreto che Regione Lombardia mette sul tavolo
anche a chi opera nello sport per consentire di attivare tutti i protocolli
sanitari per la ripartenza – ha continuato l’assessore Martina Cambiaghi – La
misura garantirà non solo alle grandi attività, ma anche a quelle piccole e
microimprese che operano in questo settore di poter partecipare. Le imprese del
settore sportivo in Lombardia rappresentano un importante comparto economico
che negli ultimi 5 anni sono cresciute solo nella nostra regione del 33%. Quando
si parla di sport lombardo ci riferiamo ad un business che genera oltre 1
miliardo di euro all’anno nei soli confini regionali con 4 mila (1.000 solo a
Milano) imprese, prima regione d’Italia con un quinto del totale con oltre 10
mila addetti”.
Sicurezza sul posto di lavoro
“Una misura che dà un sostegno vero alle imprese:
queste vanno aiutate per uscire dal lockdown in totale sicurezza per i
dipendenti , i clienti , i fornitori per evitare che aumenti il tasso di
disoccupazione, per aiutare il reddito delle famiglie, quindi i consumi, ogni
atto è vitale e Regione Lombardia da sempre attua politiche a favore della
crescita. Oggi più di ieri!”, ha specificato l’assessore Melania
Rizzoli
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